La madreperla ha una durezza di 3,5-4 sulla scala di Mohs (è quindi un materiale tenero) e viene utilizzata per la realizzazione di oggetti come bottoni e tasti per strumenti musicali ma anche per legno intarsiato, per produrre gioielleria e
oppure per decorare posate. Per quanto riguarda le sue caratteristiche è di colore bianco perlaceo iridescente ed è formata da un gruppo di cristalli lamellari di aragonite (un minerale costituito da carbonato di calcio neutro) disposti gli uni agli altri in modo simmetrico rispetto alla valva. Tutte le molecole di aragonite, la sostanza responsabile dell’iridescenza, vengono tenute insieme da una serie di proteine secrete dal tessuto epiteliale esterno dei molluschi chiamate conchiolina e dall’acqua: questo tipo di composizione dona alla madreperla l’aspetto della perla.
Questa "sea shells"gemma organica si distingue in base ad una serie di fattori
come provenienza (es. madreperla di Tahiti, delle Indie Orientali),
grandezza e spessore delle conchiglie (es. madreperla capitale, scaglia,
mezzana) o colore. La lavorazione
è molto lunga e difficile a causa della durezza e fragilità di questo
materiale: prima di tutto si rimuove la crosta esterna dalle conchiglie,
che vengono poi tagliate in pezzi e lavorate sia con ruote a smeriglio
che con il tornio. In seguito si procede con altre lavorazioni (come la
trafilatura, la profilatura o l’incisione in base all’oggetto da
produrre come bigiotteria raffinata) e la pulitura. I principali centri di produzione e lavorazione
della madreperla in Europa sono in Italia (Torre del Greco),
Austria (Vienna), Francia (Méru), Germania (Amburgo, Solingen) e
Inghilterra (Birmingham).
Fonte: artimondo.it
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